Nato a Kortezubi (Esp) il 20 luglio 1960. Passista scalatore. Professionista dal 1981 al 1996 con 50 vittorie comprese le particolari classifiche.
Un buon scalatore, uno dei migliori della sua epoca che, nella prima parte, ad onor del vero, non aveva certo dei grandi interpreti della montagna. Col tempo, imparò a difendersi un po’ dappertutto, per necessità, vista l’entrata in scena delle nuove metodologie dettate da “figuri-santoni-dottori” che tendevano, come oggi del resto, a rendere tutti passisti. Più che discreto il suo bottino, per numeri e qualità. Di lui resta impressa nelle memorie, la volata vincente al Grand Prix Teleglobe Montréal 1992, quando, già 32enne, riuscì ad avere la meglio su Davide Cassani, di un anno più gio-vane, ma, soprattutto, considerato più veloce. Nel suo palmares sono finite due tappe, una nel 1985 e una nel 1989, della Vuelta di Spagna (vi partecipò 15 volte, giungendo due volte 4° nel 1989 e nel 1991 ed una volta 5° nel 1992), ed una tappa, nel 1987, sul traguardo mitico dell’Alpe d’Huez, al Tour de France (fu allo start 9 volte, col 12° posto del 1987, come miglior piazzamento). Partecipò anche un paio di volte al Giro d’Italia, dove colse un bel 5° posto nel 1990. Tra gli altri successi della sua lunga carriera: la Vuelta a Cantabria nel 1982, una tappa alla Vuelta a Asturias nel 1983, la Vuelta a Burgos nel 1984, il Gran Premio Primavera nel 1985-’86-‘92, il Circuito de Getxo nel 1987, la Vuelta a los Valles Mineros e la Vuelta a La Rioja nel 1988, la Vuelta a Castilla y León e la Bicicleta Eibarresa nel 1989, nonché il già citato Grand Prix Teleglobe Montréal nel 1992, valevole per la Coppa del Mondo. Partecipò a nove Campionati del Mondo su strada, col 9° posto del 1984 a Barcellona come miglior piazzamento. Si dedicò anche al ciclocross, in particolare nell’inverno fra il 1988 e 1989, partecipando pure ai Mondiali, ma lì capì quanto fosse distante dagli specialisti delle terre classiche del fuoristrada: giunse 25°.
Maurizio Ricci detto Morris