Nato a Jolanda di Savoia (FE), il 3 giugno 1931. Passista veloce. Professionista dal 1954 al 1958 con 6 vittorie.
Fu un formidabile dilettante, uno che vinceva anche prove di una certa rilevanza in termini di asprezza, ma che era soprattutto una ruota veloce che non perdonava. Nel 1951, vinse il GP Liberazione, già allora classicissima per dilettanti, quasi un campionato del mondo di primavera. L’anno dopo fu selezionato per i Giochi Olimpici di Helsinki, dove gareggiò su strada, classificandosi 6° e conquistando con la squadra la Medaglia d’Argento. Nel 1952 conquistò il il Titolo Tricolore della categoria. Insomma quanto basta per passare al più presto fra i professionisti. Invece, Zucconelli, come tanti altri che si sono falcidiati la carriera fra i cosiddetti “puri”, tardò ancora due anni a passare e lo fece a novembre ’54, dopo aver vinto la Coppa Gennari. Nell’elite del ciclismo faticò ad emergere, soprattutto patì le pendenze arrivando spesso al traguardo con le polveri bagnate per eventuali sprint, o staccatissimo. Ciononostante, a differenza di altri grandi nella categoria comunque propedeutica dei dilettanti, qualcosa di buono fece. Nel 1955 vinse la Coppa del Mare e, soprattutto, la tappa di Napoli al Giro d’Italia. L’anno seguente conquistò la frazione di Spoleto al Gran Premio Ciclomotoristico, la tappa di Messina al Giro di Sicilia, ed il Circuito di Santa Maria Vezzola, gara, questa, che vinse anche nella successiva stagione e che fu il suo ultimo successo. Diversi i piazzamento di nota e prestigio. Nel 1955 finì 2° Tappa Perugia e 3° in quella di Cervia al Giro d'Italia; nel ’56 fu 2° alla Sassari-Cagliari, 3° nel GP Fenaroli; nel 1956 fu 3° nelle tappe di Genova e Alessandria al Giro d’Italia. Nella corsa a tappe italiana più importante, che finì una sola volta nel 1955, 61°, fu Maglia Rosa per un giorno, nell’edizione del 1956.
Maurizio Ricci detto Morris