Da BenoixRoberti Dom Giu 01, 2014 6:16 pm
Una delle cose peggiori del Giro Rai è stato proprio l'insopportabile nazionalismo.
Il nazionalismo del tifo è una cosa che in Rai stucca, è superato, fuori dal tempo.
E' un atteggiamento che fa il paio con coloro che invece sono colti dal disprezzo a prescindere per l'italiano di turno, quasi fosse una forma di snobismo di reazione.
Trovo che siano entrambe forme di ignoranza culturale sportiva o meglio antisportiva.
Forse un giorno in Rai capiranno che il ciclismo è come essere a tavola, dove non distingue la bontà del cibo o del vino dal fatto che siano italiani o francesi o argentini.
I francesi in questo sono più furbi perché loro si ascrivono a giudici assoluti ed in tal modo si pongono sempre al centro.
Godersi i campioni a tutto tondo è un gusto sportivo che questa Rai monocorde ci toglie.
Per fortuna, però, il problema si limita alla De Stefano ed a Beppe Conti, perché il duo in commento per fortuna è completamente estraneo a questo virus.
Vorrei che in Rai riflettessero sul fatto che a mollare il Processo in maggior misura sia proprio lo zoccolo duro di Raisport 2, come mostrato nel 3d dedicato ai dati Auditel del ciclismo.
Ps. a Francio: anch'io la vedo in bianconero, ma qua ciclismo uber alles