Giro d'Italia 2014 - 15a tappa - Valdengo-Plan di Montecampione - 225,0 km (25 maggio 2014)

Forse, e dico forse, l'Italia sta trovando la nuova generazione.
Aru e Battaglin promettono bene. E intanto abbiamo Nibali e magari Ulissi in crescita.
Intanto ringraziamo Basso, Pellizzotti, Cunego per quello che hanno fatto in passato.

Mah sì diciamolo, non facciamoci mancare almeno l'entusiasmo.
Ieri abbiamo visto un gran numero e oggi Aru ha sparato grosso, tirando il rapporto alla vecchia maniera. E i secondi sono volati.
Dopo anni a mangiare erbacce amare e brutti rospi ... GODIAMOCELI QUESTI MOMENTI.

Fair play....di apache.  Grazie.

vallelvo ha scritto:Bene, bene Fabio, sono felice per lui. L'ho  visto più volte al Giro VDA con quelle gambe da camoscio. Ieri a Oropa c'erano i tifosi sardi...
Grande ragazzo, sarà il nostro nuovo campione a farci sognare.......

Al diavolo la scaramanzia. E se al Grappa ripetesse la cronoscalata di Champdepraz?!
Me ne frego, non voglio tenere a freno l'entusiasmo.
Troppi anni a tenere dentro la bestia. Adesso la lascio sfogare     

Saronni al processo è un idolo.
Vorrebbe un ciclismo più calcolatore.
  

Proprio quel giorno di Champdedraz mi ha entusiasmato....
 
Avevo conosciuto i suoi genitori e la zia, persone semplici ed amabili, che non credevano ai loro occhi per tanto tifo in Valle d'Aosta per un sardo.

Cosa dice Mister Vegni che in gruppo si fa terrorismo per le strade ed ora si mette anche Mister Saronni. Lasciateci sperare e poi si vedrà...

Una cosa su Uràn la voglio dire. Ieri l'ho definito l' "uomo morto che cammina", frase fatta de Il Miglio Verde e di Dead Man Walking.
Oggi ha giocato d'azzardo (un po' bluff, un po' azzardo) con quell'attacco, finendo poi però staccato nel finale, ma limitando i danni. E sono già due piccole limitazioni. Con questa tabella la sfanga di lusso perché ogni giorno si fa staccare da uno diverso e tiene su altri.

Sto ragazzo ha una simpatica spregiudicatezza, una faccia da schiaffi alla Tomas Milian, una simpatia contagiosa ed una leggerezza che certamente lo aiuta a farsi sorvolare le cose.
Questo ha morale da vendere. Agonisticamente e razionalmnete per me resta un "uomo morto che cammina", in attesa che qualcuno faccia l'esecuzione, ma è un cagnaccio pazzesco.
Un personaggione, prezioso per questo ciclismo.

BenoixRoberti ha scritto:Mah sì diciamolo, non facciamoci mancare almeno l'entusiasmo.
Ieri abbiamo visto un gran numero e oggi Aru ha sparato grosso, tirando il rapporto alla vecchia maniera. E i secondi sono volati.
Dopo anni a mangiare erbacce amare e brutti rospi ... GODIAMOCELI QUESTI MOMENTI.

Sono d'accordo con te ma non fino in fondo: io in questi anni ho amato contador che mi ha fatto riavvicinare al ciclismo dopo il disamore del dopo pantani e il regno armstrong.

flatMatt ha scritto:

BenoixRoberti ha scritto:Mah sì diciamolo, non facciamoci mancare almeno l'entusiasmo.
Ieri abbiamo visto un gran numero e oggi Aru ha sparato grosso, tirando il rapporto alla vecchia maniera. E i secondi sono volati.
Dopo anni a mangiare erbacce amare e brutti rospi ... GODIAMOCELI QUESTI MOMENTI.

Sono d'accordo con te ma non fino in fondo: io in questi anni ho amato contador che mi ha fatto riavvicinare al ciclismo dopo il disamore del dopo pantani e il regno armstrong.

Le mie parole erano solo ed unicamente orientate al movimento ciclistico italiano che, in questi anni, aveva dovuto masticare solo amaro. Dopo due belle imprese, vale la pena esaltarsi. Mi vien da urlare: CI VOLEVA!
Negli altri paesi qualche bella pagina l'hanno vista.

Devi capire che le società di base sono tutte demoralizzate, senza stimoli, e subiscono da anni i diktat di una Federazione che ha fatto di tutto per distruggere il ciclismo giovanile.
Poi, magari, se un italiano vincesse qualcosa, ci dovremmo subire pure il furto di immagine ed il patrocinio dei suddetti.
Queste sono vittorie solo ed unicamente di queste società. Diciamo che gioisco per loro.

allora ben sono pianamente daccordo con te
sembra che il ricambio generazionale orqa ci sia davvero...eravamo un po' interdetti dai talenti che sembravano regredire

apache ha scritto:Saronni al processo è un idolo.
Vorrebbe un ciclismo più calcolatore.
  

PeppoSaronno, è un grande del passato, ma non fa bene al ciclismo.
Il suo modo di ragionare, sempre opportunistico e spregiudicatamente utilitaristico, non mi piace per nulla.
Ha fatto il suo tempo e tutti non ne possiamo più di questi ragionamenti e delle apologie dei calcolatori.
Se tutti fossero così (e poco ci manca), il ciclismo morirebbe come le piante aggredite dai parassiti.
Quando vince un corridore non appartenente a questa filosofia è una buona notizia per tutti, per lo spettacolo e per il futuro del ciclismo.

Sono dispiaciuto del fatto che gran parte degli italiani seguano il Giro solo per  
Ma adesso almeno, dopo l'impresa di Aru, sono certo che l'audience del Giro nella settimana finale come pure la presenza di pubblico sulle strade di Sud Tirolo e Triveneto saranno garantite.

Vedo una piccola luce in fondo al tunnel per questo sport in Italia. Ci servirebbe però la gente giusta per gestirlo e farlo crescere.

BenoixRoberti ha scritto:

vallelvo ha scritto:Bene, bene Fabio, sono felice per lui. L'ho  visto più volte al Giro VDA con quelle gambe da camoscio. Ieri a Oropa c'erano i fosi sardi...
Grande ragazzo, sarà il nostro nuovo campione a farci sognare.......

Al diavolo la scaramanzia. E se al Grappa ripetesse la cronoscalata di Champdepraz?!
Me ne frego, non voglio tenere a freno l'entusiasmo.
Troppi anni a tenere dentro la bestia. Adesso la lascio sfogare     

Magari  
ma la crono di covarey era una salita al 10 di media.. senza un metro di pianura
ideale per uno scalatore
quella del grappa piu facile e con nove km in piano

oggi ha finalmente corso all attacco
giro molto incerto

la rai ci ha ascoltato e de luca era nel gruppo dei big a raccontarci la corsa e chi veniva staccato ecc

Dimenticavo
ci vorrebbero più pierre rolland in gruppo
sempre all attacco! E adesso è nono
una tappa la meriterebbe

meazza ha scritto:la rai ci ha ascoltato e de luca era nel gruppo dei big a raccontarci la corsa e chi veniva staccato ecc

Eh sì, oggi è stata tutta un'altra storia. De Luca ha funzionato stupendamente. L'attacco di Aru l'ha letto in tempo reale. Bene bene  

azione splendida di aru, davvero da applausi.
per il resto, il copione è lo stesso di questo giro, con un po' di selezione da dietro e i fuochi d'artificio nel finale. ancora una volta si salva quasi solo rolland.
va detto che la tappa di oggi non permetteva grandi voli pindarici a prescindere.

dietro a wunderbaru, dico vincitori di giornata i due colombiani:
uran è parso decisamente più scattante di ieri, alla fine ha deciso di controllare forte del suo margine in classifica. con le azioni ai -3km, puo' permettersi di controllare da qui a fine giro sperando che gli giri bene la cronoscalata.
quintana l'ho visto abbastanza impiccato, molto peggio di ieri, incapace di dare continuità ai forcing in salita. oggi sarebbe potuta essere una giornata assai peggiore per lui, inece è stato bravo ad ottenere il massimo profitto. continua a sembrare un lontano parente del quintana 2012-2013... eppero' continua a mettersi km nelle gambe senza perdere nulla, anzi guadagnando un po' di secondi qua e un po' là. ha nelle corde la capacità di rientrare nei giochi, vedremo se l'avrà anche nelle gambe, che a questo punto s'affaccia quasi il sogno di un podio con due colombiani ai primi due posti

sul fronte degli sconfitti... non posso non sorridere nel vedere la giornata nì (non direi giornata no) di pozzovivo, dopo l'infinita attesa di ieri. basso è fuori dai giochi e credo che martedì lo raggiungerà pure wikco keldermann, che ha sempre sofferto i dislivelli eccessivi. oggi è stato bravissimo a tenere le ruote del "gruppetto", aiutato probabilmente dall'attendismo che ha preceduto l'attacco di aru, pero' dava l'impressione di essere appeso lì in bilico, e temo che martedì sarà più difficile.
come sempre, sarei ben lieto di essere smentito.

Stavolta l'ho vista in registrata.
Prima pomeriggio in riva ad un laghetto incastonato tra le montagne, al ritorno la salita a Montecampione. Non si può chiedere di più

Meritata vittoria di Aru, gran bella azione, pero' mi spiace vedere la motoripresa RAI che lo inquadra nelle pupille degli occhi, mentre quella sugli inseguitori è a 10 mt. Si nota la vicinanza della moto proprio al momento dello scatto; praticamente lo risucchia. Lo stesso succede più avanti.
Direi che una dozzina di secondi potrebbero essere stati omaggiati dalla tv di stato. Bravissimo Aru, ma bisogna garantire uno svolgimento regolare. Da questo punto di vista la crono è la tappa più a rischio.

Pozzovivo dimostra gli ormai storici limiti: ha un raggio d'azione limitato e alla lunga paga. Anche la velocità in pianura che oggi non mi pare sia stata disprezzabile.
Piuttosto deluso da Quintana da cui mi attendevo l'assolo in solitaria; oggi quasi peggio di ieri. Rimane il favorito, ma deve darsi una mossa perché non può sperare di sistemare tutto sullo Zoncolan.

La cosa piu' positiva di questa tappa è che si sono tornati a vedere rapporti seri, quelli che consentono di fare la differenza quando si decide di andare. Che si sia ad una svolta ?

Molto deluso dal Pozzo, perdere le ruote da tutti non me l'aspettavo di certo, così come non pensavo che Aru potesse andare così forte: le tappe si seguono, ma non si somigliano. A questo punto i migliori italiani al Giro (alla fine) saranno stati il Sardino e il Sardo.   

P.S.

Naturalmente spero anchi'io che P. Rolland vinca una tappa, tanto più che si è dimostrato un signore con S.S: non ha fatto lo scattino finale per togliergli l'abbuono, a differenza di Duerte che da alleato colombiano invece ...

Cosa è successo ieri al Sardino, era di poco superiore ai 200 km con una sola salita finale la 
tappa. Un po' d'aiuto all'altro o aiuto dall'altro ci poteva stare. 

vallelvo ha scritto:Cosa è successo ieri al Sardino, era di poco superiore ai 200 km con una sola salita finale la 
tappa. Un po' d'aiuto all'altro o aiuto dall'altro ci poteva stare. 

Intanto ti ringrazio per il pensiero. Per la tappa di ieri "ex post" ti posso solo dire che penso non abbia voluto provare in una salita che reputava troppo lunga, al momento, per poter far bene e allora, invece di arrivare con Rabottini, ha preferito prendersela comoda.

Che grande azione Aru*, pensavo fosse l'unico tra i giovani che avesse la personalità per attaccare già da giovedì, guardando il suo approccio alla cronometro, anche se non avrei mai sperato in un risultato simile.
Non mi stupisce il giorno "senza" di Pozzo, perfettamente in linea con la sua storia, mentre tra gli altri contendenti alla maglia resta un certo equilibrio dopo questo fine settimana. L'unico che potrebbe sparigliare la situazione oggi forse è Quintana, che pare in crescita. Tra l'altro rispetto a giovedì lui e Aru sono gli unici che sono risaliti significativamente (anche Rolland, ma non lo considero propriamente uomo di classifica, nonostante il distacco non esagerato).

* Spero che a 10 anni di distanza dall'inizio di un altro disastro non vi siano confronti tanto inutili quanto dannosi

Lotta tra la vita e la morte il volontario Angelo Leone, condizioni critiche ma stazionarie. E'  in rianimazione, intubato, in coma farmacologico e in prognosi riservata. Dopo ulteriori analisi è stato riscontrato anche un trauma al polmone ma di minore importanza rispetto al trauma cranico. Non c'è un quadro clinico preciso anche se non potrebbero esserci molte novità per i  prossimi 4 o 5 giorni.
Queste le notizie trovate per il povero Angelo, tanta tristezza ed un pensiero ai famigliari.


Per restare in argomento sul Giro d'Italia nel biellese riporto queste notizie.
Valdengo Comune di soli 2000 abitanti è stata invasa da 25000 persone alla partenza della tappa di domenica. Ecco le parole di Vegni: "In una comunità così raccolta, che nulla ha a che vedere con il bacino di una città, non mi era mai capitato di assistere a nulla di simile".
Anch'io sono  rimasta piacevolmente stupita da tanto tifo e simpatia verso i girini, anche se è terra di ciclismo. Giuseppe Versaldo, zio del compianto Adriano Sella ex professionista aspettava questo giorno da 89 anni. Pino per tutti ha preso una sedia dal Municipio ed in prima fila e si è seduto con indosso la maglia utilizzata nel 1990 per pedalare da Valdengo a Meolo, in Veneto. Ha dichiarato "è stato meraviglioso, il mio paese lo voglio ricordare così per sempre".
Che belle parole questo il potere del ciclismo.
Scusate le divagazioni, oggi è giorno di riposo.

Ancora una curiosità.
Uran, che qui a  Biella è di casa, ha regalato la sua  Maglia Rosa, al  Museo di Oropa che sarà esposta assieme a quella storica di...."Marco Pantani"..... ed a tanti altri cimeli sportivi.
Quel  Marco il cui ricordo è ancora vivo nel cuore degli sportivi biellesi e non.

Grazie Vallelvo per informarci sulle condizioni del nostro Angelo. Nostro perchè è entrato nel nostro cuore. Apprezziamo molto questa tua sensibilità e credo che ci si senta tutti quanti molto vicini alla famiglia. Chi crede, chi può e chi ne ha occasione, non gli faccia mancare una preghiera, a lui ed alla sua famiglia.

Sono passati due giorni ed è già questo un buon segno. Incrociamo le dita e #FORZAANGELO.
Vedere un assessore che si mette a fare servizio me lo rende già di per sé simpatico e degno di immenso affetto. Grazie Vall