Giro d'Italia 2014 - 4a tappa - Giovinazzo-Bari - 112,0 km (13 maggio 2014)

La tappa odierna è veramente insulsa. Brevissima e nel contempo noiosamente piatta.
Naturalmente, va detto che dovendo approdare a Bari non v'erano altre soluzioni.
Ma ciò avrebbe infatti dovuto suggerire agli organizzatori di rendere più nervosa almeno una delle due tappe in linea in Irlanda.
Sin dall'inizio ho detto che questo Giro mi ispirava meno di quello del 2013 che, sfortune a parte, era stato disegnato in modo eccelso. E' un peccato che le buone filosofie di tracciamento del Giro siano state recepite (e parecchio) dal Tour 2014 (tappa di Leeds, pavé, tappe nervose sin dalla prima settimana) e che il Giro le abbia messe in soffitta proprio in questa edizione con una start list leggermente sotto tono.
C'è una cosa che mi preoccupa relativamente alla tappa di oggi. Ci sono ancora tantissimi corridori in gara, quasi tutti al 100% delle energie. Con premesse del genere, una kermesse breve e piatta come quella di Bari è francamente pericolosa e da alcuni tweet l'aria si taglia con il coltello, perché i leader di classifica (che spesso non sono dei provetti draghi da kermesse) saranno costretti a fare corsa di testa, disturbando i veri draghi. In genere queste due gare finiscono con il disturbarsi e col pestarsi i piedi.
Tra tutte le selezioni possibili, quelle da caduta sono le meno spettacolari per un Giro.

Per fortuna è breve, mi verrebbe da dire    trattandosi di una tappa irrilevante.
Circuito piuttosto tortuoso, con l'ultima curva ai 350 mt (ad occhio).
Pur essendo a 90° mi pare però che abbia un raggio di curvatura piuttosto ampio, non è insomma un brutale spigolo.
Certo ci sono 5 curve negli ultimi 1500mt e questo non fa stare troppo tranquilli.
Se il treno della Giant si fa surclassare pure oggi non so se Kittel potrà ripetere il miracolo.
Dietro di lui Swift e Bouhanni mi sembrano sullo stesso livello, mentre Viviani, Nizzolo e Apollonio li vedo un po' meno attrezzati, anche se Viviani è quello più supportato dalla squadra.
Sono invece curioso di vedere cosa farà Swift nella tappa di domani. Quest'anno è in gran forma e mi piacerebbe vederlo sprintare a Viggiano.

tappa inutile, doveva essere una crono squadre, ma mi sa che Belfast voleva due tappe, e una dovevano cronometrizzarla. Concordo che una delle due tappe Irish doveva essere più cattiva. Han fatto una tappa inutile per agevolare il recupero - secondo me - dei mezzi pesanti se avevan problemi a arrivare in Puglia.

Domani, invece, c'è Viggiano, e per me Purito là piazza uno scatto

Originale punto di vista
Mi sono piegato dalle risate per i viados e l'autospurgo
Colorito ma efficace.

Bolt Ecchia ha scritto:Raramente mi trovo d'accordo con Cristiano Gatti ma questa volta sono dalla sua parte.
Eugenio Capodacqua è un giornalaio una portiera di condominio e un autospurgo del giornalismo ciclistico. Comprendo che magari non ne voleva parlare nessuno di voi ma quando uno è così squallido va isolato e bastonato.
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=attacchi&cod=76

Qualcuno avrebbe visto Eugenio Capodacque frequentare alcuni viados della periferia di Roma ...
Il livello è questo.

E adesso Kittel non parte...spaventato...disgustato da questo giornalismo squallido?

Pare che Kittel non parta causa febbre.

salvatore ha scritto:Pare che Kittel non parta causa febbre.

Sì dietro il ragionamento di Bolt c'è un po' di dietrologia, anche se certe streghe in gruppo finiscono con il creare inquietudine.
D'altro canto tutti sanno che quando il moralizzatore punta qualcuno, stranamente aumentano i controlli sugli "attenzionati". Questo è ciclismo by Eugenio Capodacqua, un uomo di cui avrebbe tanto bisogno il calcio.

Come la  mettiamo ora? Chi prende il posto di kittel? Illustre ritiro con tanta sfortuna.

GiroMattina ... Paolo Belli (domande a Quintana)   

Chiabotto: "Lotta alla fame contro il mondo" ...    

comunque forse avete ragione perchè Kittel era tutto raffreddato domenica

BenoixRoberti ha scritto:

salvatore ha scritto:Pare che Kittel non parta causa febbre.

Sì dietro il ragionamento di Bolt c'è un po' di dietrologia, anche se certe streghe in gruppo finiscono con il creare inquietudine.
D'altro canto tutti sanno che quando il moralizzatore punta qualcuno, stranamente aumentano i controlli sugli "attenzionati". Questo è ciclismo by Eugenio Capodacqua, un uomo di cui avrebbe tanto bisogno il calcio.

Il calcio o il...cacio ?



             

Grandi Martinello e De Luca: "salutiamo Garzelli, nuovo acquisto della macchina"
Mi vengono in mente le vancanze ai tempi dell'uni con la compa verso la Toscana.

Ha ragione Martinello, un po' di bagnato e fanno i difficili. Che succederà sulle Alpi,  dove la neve è  ancora tutta da ....spalare....

        
     
 

Sono sempre stato dalla parte dei corridori, ma oggi stanno scherzando col fuoco.
Così ci si fa solo del male gratuitamente.

L'esperto dice, copetoncini/palmer adatti alle strade bagnate (ormai il meteo lo conoscono tutti), oppure tenerli meno gonfi.  
  
Così si fa anche sulle nostre strade di  mezza montagna in inverno......mi sgonfia un po' le gomme, forse semplicemente non si fida dell'autista.
 

Come inizio del Giro non è il massimo, siamo seri!

vallelvo ha scritto:L'esperto dice, copertoncini/palmer adatti alle strade bagnate (ormai il meteo lo conoscono tutti), oppure tenerli meno gonfi.  
Così si fa anche sulle nostre strade di mezza montagna in inverno......mi sgonfia un po' le gomme, forse semplicemente non si fida dell'autista.
 

Sono suggerimenti antichi sempre validi. Ne aggiungo un altro. Passare una fetta di limone sulla superficie di contatto della gomma perché l'acido citrico aumenta l'aderenza e l'attrito.
Sgonfiare le gomme aumenta la superficie di contatto. E' un corretto suggerimento anche per le auto in inverno, non è sfiducia.

Tornando al Giro, mi viene da ridere a sentire di questa paura per la pioggia e poi si vedono in gruppo ruote ad alto profilo. Stupidità senza limite.

Mi chiedo, di neve sulle Alpi ce n'è ancora tanta, qualche tappa salterà?

Datemi notizie, perchè vorrei programmare una bella uscita.....

BenoixRoberti ha scritto:

vallelvo ha scritto:L'esperto dice, copertoncini/palmer adatti alle strade bagnate (ormai il meteo lo conoscono tutti), oppure tenerli meno gonfi.  
Così si fa anche sulle nostre strade di mezza montagna in inverno......mi sgonfia un po' le gomme, forse semplicemente non si fida dell'autista.
 

Sono suggerimenti antichi sempre validi. Ne aggiungo un altro. Passare una fetta di limone sulla superficie di contatto della gomma perché l'acido citrico aumenta l'aderenza e l'attrito.
Sgonfiare le gomme aumenta la superficie di contatto. E' un corretto suggerimento anche per le auto in inverno, non è sfiducia.

Tornando al Giro, mi viene da ridere a sentire di questa paura per la pioggia e poi si vedono in gruppo ruote ad alto profilo. Stupidità senza limite.

Oppure si può fare come ha detto Martinello in diretta...mettere le rotelle ! 

UribeZubia ha scritto:Oppure si può fare come ha detto Martinello in diretta...mettere le rotelle ! 

Rotelle rigorosamente ad alto profilo  

vallelvo ha scritto:Mi chiedo, di neve sulle Alpi ce n'è ancora tanta, qualche tappa salterà?
Datemi notizie, perchè vorrei programmare una bella uscita.....

Vall al momento le tappe sono tutte fattibili, a parte quella solita.
Per le altre il rischio è solo l'evento atmosferico nell'immediato.
La presenza di neve, in sé, non sarebbe un problema, sullo Stelvio ci sono sempre stati i muri di neve.
Il rischio vero è solo quello legato alla temperatura ed alle eventuali precipitazioni nell'immediato per le quali adesso ci sono solo delle tendenze.
Sembra che di giorni di sole questo Giro ne vedrà davvero pochi, però le temperature sono date in ascesa ed anche ad alta quota non dovrebbero esserci rischio di nevicate come lo scorso anno.
Penso che l'unica tappa a rischio resti quella di Martelltal, ma solo per la massa nevosa già presente.
Ovviamente prendi tutto con le pinze.

Grazie,  allora parto....  Naturalmente dopo quelle di casa mia.
Nel caso le tappe le faranno con qualche cambiamento.. 

Festa in VDA. 

Bouhanni, un drago!  

Non ho capito i Giant. Erano in tre, potevano fare il buco ad un compagno e portavano a casa la corsa in carrozza. Invece hanno voluto tenere il trenino facendo le curve con cautela estrema.
Il coraggio ha dato ragione a Bouhanni.
Bene così!