Nubi cupe si addensano all'orizzonte per il team italo-americano.
Sono sempre più insistenti le voci che parlano di un forte ridimensionamento del team WT, o più probabilmente di un mutamento di indirizzo della società americana con cervello canadese.
E' ormai certa la volontà degli americani di ridurre l'impegno nel ciclismo, tornando al massimo ad un affiancamento.
La società ha appena licenziato un centinaio di dipendenti nella fabbrica principale nel Connecticut e potenziato la struttura produttiva taiwanese. Nel complesso Dorel si sta consolidando nel mercato asiatico e sudamericano, ovvero dove fa forti margini operativi, a differenza dei mercati maturi (Europa e nord America). Il ragionamento vale anche per il settore bici. Nell'ultima trimestrale della Dorel si era già evidenziata questa forte polarizzazione del mercato di riferimento.
Ai dubbi sul futuro di Sky si aggiungono ora i dubbi sul futuro di questo che era sulla carta l'ultimo team italiano.
E potrebbero anche non essere le sole sorprese. La riforma Uci rinviata al 2016 potrebbe anche essere anticipata da un rapido mutamento a breve della realtà di questo sport.
In compenso si sta muovendo qualcosa nell'est europeo, dove emerge interesse per investire risorse e dare spazio ad un movimento ciclistico che si sta di nuovo vivacizzando, ben oltre i confini dell'ex impero sovietico. Chi soffre è la vecchia Europa e la sua parte meridionale in particolare.
Sono sempre più insistenti le voci che parlano di un forte ridimensionamento del team WT, o più probabilmente di un mutamento di indirizzo della società americana con cervello canadese.
E' ormai certa la volontà degli americani di ridurre l'impegno nel ciclismo, tornando al massimo ad un affiancamento.
La società ha appena licenziato un centinaio di dipendenti nella fabbrica principale nel Connecticut e potenziato la struttura produttiva taiwanese. Nel complesso Dorel si sta consolidando nel mercato asiatico e sudamericano, ovvero dove fa forti margini operativi, a differenza dei mercati maturi (Europa e nord America). Il ragionamento vale anche per il settore bici. Nell'ultima trimestrale della Dorel si era già evidenziata questa forte polarizzazione del mercato di riferimento.
Ai dubbi sul futuro di Sky si aggiungono ora i dubbi sul futuro di questo che era sulla carta l'ultimo team italiano.
E potrebbero anche non essere le sole sorprese. La riforma Uci rinviata al 2016 potrebbe anche essere anticipata da un rapido mutamento a breve della realtà di questo sport.
In compenso si sta muovendo qualcosa nell'est europeo, dove emerge interesse per investire risorse e dare spazio ad un movimento ciclistico che si sta di nuovo vivacizzando, ben oltre i confini dell'ex impero sovietico. Chi soffre è la vecchia Europa e la sua parte meridionale in particolare.