Un 3d per parlare delle novità nell'argomento più ostico dello sport. Nel ciclismo c'è poi anche il cosiddetto doping tecnologico.
Il quotidiano belga Het Nieuwsblad rilancia per l'ennesima volta, dopo la denuncia a gran voce - dopo la Gand-Wevelgem - del medico della Lotto Belisol Jan Mathieu (http://www.spaziociclismo.it/worldtour/cadute-tramadol-sotto-accusa-36721 - http://www.nieuwsblad.be/sportwereld/cnt/dmf20140402_01053091), il sospetto di un abuso da parte di alcuni corridori di alcuni antidolorifici, i cui effetti collaterali si stanno solo ora scoprendo.
http://www.nieuwsblad.be/sportwereld/cnt/dmf20140416_033
Tutto è partito da un tweet "particolare" di ThamesMedical (Thames Medical Ltd), inviato all'Uci ed a Cookson, che denunciava la caduta di questa fiala dalla tasca di un corridore coinvolto in una caduta alla Parigi-Roubaix di domenica.
https://twitter.com/ThamesMedical/statuses/456083356837748736
Non so da cosa possano collegare questa fiala agli antidolorifici, ma di certo la cosa sta avendo un sospetto risalto, la cui ragione andrà approfondita.
Dell'abuso di antidolorifici e della cronicizzazione di alcune problematiche se ne parla da parecchio anche nel calcio, ma sottovoce, anche in relazione ai tanti calciatori ed ex che hanno dovuto combattere con depressioni varie.
Il ciclismo con uno spirito garibaldino se ne sta facendo carico direttamente, e non è una novità.
Ormai il ciclismo è stato destinato alla regolazione dei "problemi di coscienza" dell'intero sport.