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    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo

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    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Empty La truffa sportiva delle Continental Federciclismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Dom Nov 03, 2013 11:22 am

    Il ciclismo italiano è in una vera e propria situazione emergenziale e la Federciclismo per ovviare ai problemi enormi, invece di pensare ad una soluzione di lungo termine che possa ovviare alla crisi sistemica, ha preferito imbarcarsi in una soluzione tampone "furba" e di sola immagine.
    Ovviamente parliamo di furbizia all'italiana, non di oculatezza.
    Nelle prossime settimane pubblicheremo un dossier a puntate sulla vergogna e sulla sostanziale illegittimità delle Continental italiane, che da quest'anno si moltiplicheranno.

    Nessuno ha in antipatia il modello continental, tutt'altro, perché sarebbe una opportunità. Il problema GRAVE è che la Federciclismo di Renato di Rocco impone che queste siano composte da DILETTANTI, una norma che pone la categoria nella totale illegittimità stando ai disposti della Legge 91 sul professionismo.

    E' l'ennesimo colpo (forse stavolta è proprio quello di grazia) al professionismo in Italia.
    E' un modo per distruggere i diritti (pochi per la verità) acquisiti in questi anni dai corridori professionisti e per dare campo libero potenziale a speculatori della peggior specie, spacciando peraltro per novità una categoria che non ha in buona sostanza alcuna tutela sanitaria (passaporto biologico) in violazione del DM 1995 che riguarda i soli professionisti.

    Lascio a voi la parole per esprimere le opinioni di partenza e poi, invece, valuteremo più nel dettaglio la documentazione.
    Sarà l'ennesima dimostrazione di come la Federciclismo sia retta da un manico di affaristi senza il benché minimo scrupolo e passione.

    La cosa più grave è che la Federciclismo sta tradendo ed illudendo il sogno sportivo di decine di nostri giovani ciclisti e non ha il diritto di commettere questo ennesimo sopruso.
    Una volta che avremo scritto tutto, nessuno potrà affermare "non lo sapevo"!
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    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Empty Re: La truffa sportiva delle Continental Federciclismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Mer Nov 20, 2013 9:56 pm

    Ciclismo Online ha cominciato ad analizzare le modifiche apportate dalla Riforma Uci tentando di prevederne i possibili effetti. Un argomento fortemente intrecciato con questo, in particolare per i riflessi sulle gare italiane, è certamente l'introduzione del regolamento Continental, regolamento che in Italia, per le disgraziate scelte della Fci, rischia di essere mortale per il professionismo e per il movimento di vertice.

    http://www.ciclismo-online.it/index.php/fatti-e-misfatti/1979-le-continental-dividono-ancora-sono-utili-ai-giovani-dicono-alcuni-violano-le-legge-rispondono-gli-altri

    Le Continental dividono ancora:"Sono utili ai giovani" dicono alcuni, "violano le legge" rispondono gli altri
    Pubblicato Mercoledì, 30 Ottobre 2013
    Oggi volgiamo tornare a parlare di Continental. La Federazione da quest’anno ha deciso di incentivare la creazione di queste squadre di giovani italiani in modo tale da consentire loro di fare quella attività internazionale che negli anni è mancata.

    Sull’argomento però il popolo ciclistico è diviso: c’è chi sostiene che questi incentivi servano ai corridori per crescere, chi invece sostiene che servano solo agli organizzatori per avere in gara quattro o cinque squadre in più senza pagare loro ingaggio e hotel.



    Le polemiche riguardano anche il fatto che i corridori delle Continental non siano professionisti, che non abbiano cioè un contratto, ma che svolgano attività professionistica violando, sempre secondo alcuni, la leggi 91 sul professionismo sportivo.

    Noi non sappiamo se ci sia questa violazione, una cosa è però certa: ci saremmo aspettati da parte dell’ACCPI un atteggiamento diverso a tutela dei lavoratori già professionisti anziché andare a tollerare che dei dilettanti corrano con i professionisti togliendo di fatto il lavoro a chi già professionista lo è.

    I favorevoli a questa iniziativa affermano che sia nata da una profonda crisi economica e che non potendo garantire un contratto professionistico a tutti, si sia cercato quantomeno di salvaguardare organizzatori e giovani. I detrattori invece affermano che mischiando professionisti e dilettanti si vada a livellare il ciclismo verso il basso.

    Non solo, le polemiche si alimentano anche sull’applicazione della norma FCI. Il regolamento stabilisce infatti che possano essere affiliate come Continental quelle formazioni che hanno già svolto attività agonistica Elite/Under 23 nella stagione 2013, in particolare si aggiunge che “la somma dei punteggi ottenuti dai migliori 8 atleti dell’organico 2013 dovrà essere almeno di 100 punti (secondo tabella punteggi FCI 2013)”. Secondo come è scritto, la somma dei punteggi dovrà essere relativa all’anno 2013 e non sul presunto organico del 2014. A riguardo però, da quando ci viene detto, sembra che la FCI voglia interpretare questa norma riferendola all’organico che le aspiranti Continental dovranno presentare entro il 15 novembre prossimo. La discordanza tra ciò che è letteralmente scritto e l’interpretazione data dalla Federazione sembra da ricondurre alla mancanza di punti di alcune delle squadre che hanno invece fatto domanda e alla volontà federale di accontentarli comunque.

    Aldilà di tutti questi problemi, crediamo che la materia delle Continental andasse da tempo riformata, provando ad equiparare l’attività italiana a quella che avviene nel resto d’Europa. Forse però si sarebbe potuto abbassare i minimi contrattuali senza però aprire alle ASD. In questo modo si sarebbe rispettata la legge 91 e la contempo si sarebbe consentito comunque ai giovani di crescere.

    Sicuramente, sull’argomento ne sentiremo ancora delle belle o forse anche solo delle “balle”.
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    Messaggio Da BenoixRoberti Mer Nov 20, 2013 11:24 pm

    Perché il regolamento italiano delle Continental porterà alla morte del professionismo?
    Lo so, la domanda parte da un assunto un po' estremo, ma analizzando la documentazione che posterò (a dir poco sorprendente) ed osservando lo status quo e come sarà influenzato dalla riforma Uci vedrete che le cose stanno proprio messe molto male.

    Per capire come stanno le cose partiamo dalla riforma Uci e da ciò che questa comporterà. Partiamo pertanto dall'osservazione di questo illuminante schema che determinerà il futuro del ciclismo.
    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Riform10

    In questo schema vediamo invece un raffronto fra lo status quo e la situazione riformata:
    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Riform11

    Cosa sta succedendo in queste settimane? Sta succedendo che la maggior parte degli organizzatori italiani, dei piccoli organizzatori italiani sta andando in pasto ai leoni nella più assoluta "ignoranza" della mannaia che nel 2014 cadrà su di loro. Chi invece si è mosso per tentare l'assalto alla seconda divisione (quella dei 50 giorni gara) paiono essere gli organizzatori lombardi del Trittico, che probabilmente potranno contare (è augurabile) sull'apporto economico della Regione, che certamente ha forte interesse a mantenere questo puntello in calendario.
    Lo spostamento in calendario è certamente una conseguenza della necessità di recuperare una valorizzazione che possa portare almeno la Tre Valli alla 2a divisione.
    Ricordo che la valorizzazione delle gare avverrà sulla base dei seguenti 3 criteri a loro volta rappresentativi di ulteriori sotto-parametri:

    1 - PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE DEL CALENDARIO (stagione da febbraio ad ottobre, tutti i weekend da riempire rilevanza alle domeniche, nessuna sovrapposizione delle prove di pari livello, nessuna concorrenza fra le prove di prima e seconda divisione, 6 settimane ininterrotte di gara per le classiche di primavera, le corse a tappe ridotte a 5 o 6 giornate)

    2 - PARAMETRI DI RIFERIMENTO
    - Logistica efficace
    - Sistemazioni alberghiere di qualità
    - Standard di qualità di organizzazione elevati
    - Rispetto dei criteri di sicurezza
    - Produzione televisiva di alto livello
    - Diffusione televisiva mondiale
    - Pubblico Numeroso

    3 - CAPACITA' FINANZIARIA (capacità di assumere i costi di alloggio, aumento delle tasse di calendario, aumento delle indennità di trasferta e viaggio delle squadre).

    Nel contempo i team avranno anche loro una nuova valorizzazione, che porterà quasi sicuramente ad una ulteriore contrazione del peso italiano sull'intero movimento ciclistico.
    Partiamo da una situazione disastrosa per quanto riguarda la prima divisione. Dal 2014 perderemo la Cannondale, che era l'ultimo team WT totalmente italiano e resterà solo la Lampre Merida, che comunque ha già la sua sede di gestione e fiscale nel cantone svizzero di Appenzello, cantone a fiscalità agevolata.
    Dal 2015 solo i team della 1a e 2a divisione avranno la certezza di partecipazione ad un GT e quindi in questa chiave va letta la particolare attività sul mercato di Gianni Savio, team manager dell'Androni, l'unico che ha dato la sensazione di saper leggere bene fra le righe della riforma Uci.
    Gianni Savio ha capito che nel 2014 dovrà ottenere tante wild card e fare punti per salire nel limbo della 2a divisione ed ambire così ad un posto al Giro. Quasi sicuramente dal 2015 perderà senso la Coppa Italia per team e verrà probabilmente meno quello che era il premio: la wild card al Giro.
    La Coppa Italia verrà meno anche perché sarà una barzelletta sul piano sportivo, visto che vedrà ai nastri di partenza solo Lampre, Bardiani, Androni, Yellowfluo e, barzelletta nella barzelletta, il Team Colombia Coldeportes che è un team italiano come società di gestione. Di queste solo le ultime quattro saranno in lizza per la wild card ovviamente, perché le 4-5 continental che nasceranno non potranno ovviamente e per fortuna competere per il posto al Giro.

    Cosa è successo nel 2013 di particolare in Italia per rendere incerto il futuro del ciclismo prof?
    E' successo che la Federciclismo ha imposto per i corridori delle Continental italiane lo status di "dilettanti". E nel contempo assurdamente chiede alla Lega Professionisti di registrare all'Uci questi team. E' evidente che, stando l'attuale regolamento Continental, dal 2015 chi non riuscirà a rientrare nella 1a e 2a divisione non avrà alcuna convenienza economica (anzi sarà un cretino se lo farà) a restare nello status professionistico. Infatti le Continental potranno partecipare più o meno alle stesse gare del circuito continentale aperto ai team Professional Continental, utilizzando lo status giuridico di ASD (associazioni sportive dilettantistiche) con parecchi vantaggi fiscali e senza il gravoso costo degli obblighi di tutela della salute che ricadono solo sui professionisti (ai sensi del DM 1995 sulla tutela della salute).
    La Federciclismo non sta facendo nulla per favorire la tutela professionale e contributiva dei corridori, non sta facendo nulla per informare e tutelare i piccoli organizzatori italiani di gare professionistiche e non sta facendo nulla per preparare managerialmente i dirigenti del ciclismo professionistico italiano.
    Ma la cosa peggiore è che, dominando il sindacato di categoria dei ciclisti, sta addirittura commettendo gravi irregolarità fiscali, amministrative e di controllo violando i disposti della legge 91 sul professionismo e gravissime irregolarità sul piano assicurativo dei ciclisti dei team continental.
    Lo vedremo nel prossimo post.
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    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Empty I corridori dei team Continental italiani sono assicurati davvero?

    Messaggio Da BenoixRoberti Gio Nov 21, 2013 12:33 am

    Comunicato n: 61 del 18/10/13 ;
    REGISTRAZIONE SQUADRE ITALIANE CONTINENTAL 2014
    Si comunica l’elenco delle Squadre che hanno inviato la richiesta di registrazione in qualità di “Squadra Continental UCI 2014”.
    1. ATESTINA CYCLING
    2. VEGA PREFABBRICATI MONTAPPONE
    3. MARCHIOL SPORT TEAM 2000
    4. TEAM IDEA 2010
    5. CERAMICA FLAMINIA
    6. AREA ZERO PRO TEAM

    Il Presidente Commissione Strada-Pista
    (Ruggero Cazzaniga)

    *****************

    Con questo comunicato il presidente della Commissione Strada-Pista (l'ex settore tecnico nazionale) ha comunicato i 6 team italiani che nel 2014 si affilieranno come Team Continental.
    Per essere affiliati all'Uci è richiesto un adempimento assicurativo di squadra, requisito fondamentale per l'affiliazione.
    A questi team è stato proposto un pacchetto assicurativo da parte di un broker assicurativo, che lo avrebbe concordato anche con l'Accpi, il sindacato dei corridori ciclisti professionisti. Che l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani sia poi davvero un sindacato dei corridori vista la rilevante invasione federale è più che legittimo chiederselo.
    Siamo riusciti ad avere visione della documentazione assicurativa ed a fotografarla parzialmente.
    La sorpresa è stata tanta nel prendere coscienza del fatto che le regole assurde della Fci stanno mandando a correre degli atleti senza certezza della copertura assicurativa. La ragione sta nel vuoto e nei contrasti normativi che una dirigenza incapace non ha saputo armonizzare.

    Il Regolamento 2014 per le Continental italiane prevede che:
    ===
    Art. 1.1
    e) Accordo tra la Squadra Continental Uci e l’atleta: per gli atleti “non professionisti” dovrà essere redatto un accordo scritto. Il Regolamento Uci prevede delle clausole e/o condizioni minime per gli accordi che saranno sottoscritti dalle società e degli atleti e ricorda che tali “norme” sono da considerarsi obbligatorie. In particolare:
    - Durata: l’accordo è a tempo determinato e dovrà terminare obbligatoriamente alla fine di una stagione (31 dicembre);
    - Assicurazione: dovrà essere garantita e menzionata in dettaglio la copertura minima prevista dal Regolamento Uci;
    - Indennità: in ogni caso deve essere previsto e menzionato il diritto al rimborso delle spese sostenute dall’atleta per l’attività con la Squadra;
    - Status: dilettante

    ===

    Per chi volesse verificare il regolamento eccolo linkato:
    http://www.federciclismo.it/download/continental2014.pdf

    Il broker assicurativo sta inviando ai team una proposta in cui indica esplicitamente che la proposta assicurativa è rivolta ai team professionistici affiliati all'Uci:
    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Marsh10

    Nel contempo indica all'interno, oltre ai team professionistici ProTour e Continental Pro, anche i Team Continental:
    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Marsh110

    Ma ecco che il programma assicurativo fa esplicitamente riferimento ai Joint Agreements (in Italia, Accordi Collettivi) dell'Uci, accordi che stabiliscono i parametri minimi assicurativi e remunerativi tassativamente dei corridori professionisti ProTour e Continental Prof. Non ci sono Joint Agreements per i Team Continental perché l'inquadramento professionale è demandato alle Federazioni nazionali nel rispetto delle normative locali.
    http://www.uci.ch/Modules/BUILTIN/getObject.asp?MenuId=&ObjTypeCode=FILE&type=FILE&id=ODEzNzM&LangId=1
    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Marsh210

    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Marsh310

    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Marsh410

    Ed ecco la sorpresa finale: siamo nel contratto di polizza. Il contratto dice esplicitamente che i Soggetti Assicurati sono i corridori sportivi professionisti.
    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Marsh_10

    La Fci è tra le federazioni sportive che ha aderito alla Legge 91 sul professionismo ed in Italia la distinzione fra dilettanti e professionisti è normata per legge. La polizza che abbiamo visto non copre ASSOLUTAMENTE dei corridori dilettanti.
    Non so se è chiaro che razza di porcata abbiano fatti i nostri illuminati dirigenti federali.
    I ragazzi dei team continental sono davvero assicurati? Possono definirsi coperti da quel contratto assicurativo?
    In caso di sinistro i periti delle Assicurazioni Generali si adegueranno alle porcate normative della Federciclismo?
    Difficile crederlo ed è facile prevedere conflitti di interpretazione fra la convenzione sottoscritta dal broker Marsh e la garanzia effettivamente prestata dalle Generali.
    Il rischio oggettivo è che le Generali non risponderebbero per i loro sinistri ed ai corridori (o all'Accpi) non resterebbe che una azione legale, lunga e difficile, contro il broker.
    Dopo la vergognosa vicenda assicurativa riservata alla famiglia Galletti, mancherebbe solo questo obbrobrio.
    Qualcuno potrebbe obiettare che parlando di Team Continental sia sufficiente per la copertura e che non esistano corridori che soddisfino il doppio requisito continental-professional.
    Invece il doppio requisito in Europa è soddisfatto dai corridori dei team Continental tesserati in Francia.
    In Italia è possibile che l'assicurazione risponderà che, trattandosi di dilettanti, questi corridori non avranno diritto ad alcun rimborso assicurativo.

    Per fortuna il Regolamento Continental stabilisce che:
    "Il Presidente della Federazione Nazionale dovrà confermare per iscritto all’ Uci che la sua Federazione ha effettuato tutti i controlli necessari onde appurare la buona reputazione dei singoli membri e dirigenti della Squadra Continental Uci, il rispetto dei Regolamenti UCI, dei Regolamenti della Federazione Nazionale e delle Leggi in vigore nel Paese."

    Essendo questa porcata effettuata in violazione della Legge 91, i danneggiati potranno ragionevolmente avviare azioni legali nei confronti di chi non ha agito secondo regolamento non esercitando i controlli di legge.

    Non è tutto, la porcata continental è vastissima. Alla prossima puntata.
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    Messaggio Da Fizz Terabike Ven Nov 22, 2013 11:31 am

    Scusa Benoix ma a parte il discorso che sono dilettanti e il fatto che non sono soggetti ai controlli di tutela della salute (per me è questo che è molto grave), a me non pare una cattiva novità.
    Perchè la chiami truffa sportiva? Non ho colto altre problematiche per parlare di truffa sportiva.
    Ma forse mi sbaglio.
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    Messaggio Da BenoixRoberti Ven Nov 22, 2013 11:57 am

    Non mi fraintendere. La riforma Continental sarebbe una opportunità. Il fatto è che in Italia rendendola dilettantesca, è diventata una porcata che sommata alla riforma Uci rischia di rendere sconveniente fare team Professional continentali e di far morire il ciclismo prof.
    Chi sarà fuori dalle 24 di 1a e 2a divisione sarà uno scemo a fare squadre prof, rinunciando pure ai benefici fiscali dei team dilettanti. Di questo ne ha parlato con estrema lucidità e chiarezza l'ottimo Ciclismo-Online:
    http://www.ciclismo-online.it/index.php/news-sp-331809863/42-news/1987-cosa-ne-sara-delle-professional-dopo-il-2015-sempre-piu-dura-la-vita-per-i-manager-di-casa-nostra

    I team Continental non solo non sono soggetti al passaporto biologico, ma non sono soggetti neppure ai controlli di tutela salute previsti per legge (DM 13 MARZO 1995). Se ne era parlato già in agosto qua:
    http://www.ciclopassione.com/t246-il-nuovo-regolamento-fci-per-le-continental-un-disastro-campale-ed-epocale#403

    Però hai ragione sul fatto che in quanto scritto non si ravvede, oltre quanto detto, la truffa sportiva.
    Manca una parte dell'analisi e appena possibile ne posterò, magari nel pomeriggio, perché devo darle una rilettura (sono solo appunti per ora).
    Ti anticipo solo una cosa: perché ai corridori bravi è richiesto un punteggio per passare prof nei team italiani (non in quelli esteri, dove la camuffa è possibile), mentre nelle continental passano anche le fetecchie e finiscono per correre le stesse gare? Capisci l'obbrobrio?
    Barriere all'ingresso per quelli bravi e libertà d'accesso per fetecchie, sponsorizzati e pagatori del proprio contratto. Non la ritieni una truffa sportiva?
    Poi è vero che anche nei team prof c'è chi paga, ma almeno gli vengono versati i contributi ed hanno un minimo di garanzie (certamente almeno l'assicurazione senza dubbi interpretativi).
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    Messaggio Da Fizz Terabike Ven Nov 22, 2013 12:20 pm

    BenoixRoberti ha scritto:http://www.ciclismo-online.it/index.php/news-sp-331809863/42-news/1987-cosa-ne-sara-delle-professional-dopo-il-2015-sempre-piu-dura-la-vita-per-i-manager-di-casa-nostra
    Allarmante! Bello questo articolo di Matteo Romano. Se avesse ragione resterebbe poco del ciclismo che abbiamo vissuto sinora.
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    Messaggio Da meazza Sab Nov 23, 2013 12:44 pm

    BenoixRoberti ha scritto:

    Però hai ragione sul fatto che in quanto scritto non si ravvede, oltre quanto detto, la truffa sportiva.
    Manca una parte dell'analisi e appena possibile ne posterò, magari nel pomeriggio, perché devo darle una rilettura (sono solo appunti per ora).
    Ti anticipo solo una cosa: perché ai corridori bravi è richiesto un punteggio per passare prof nei team italiani (non in quelli esteri, dove la camuffa è possibile), mentre nelle continental passano anche le fetecchie e finiscono per correre le stesse gare? Capisci l'obbrobrio?
    Barriere all'ingresso per quelli bravi e libertà d'accesso per fetecchie, sponsorizzati e pagatori del proprio contratto. Non la ritieni una truffa sportiva?
    Poi è vero che anche nei team prof c'è chi paga, ma almeno gli vengono versati i contributi ed hanno un minimo di garanzie (certamente almeno l'assicurazione senza dubbi interpretativi).
    Invece hai scritto bene è una truffa
    Con gli stessi budget puoi fare una squadra dilettanti da 20 corridori.. e una Continental da 10-12 corridori cosa fai ?
    Continental per me devon esser delle squadre pro da 10 corridori pagati sia di stipendio che di contributi , con passaporto biologico ecc
    come in Francia
    Se no le Tre Valli ecc le vinceranno i Continental e le poche WT che ci venivano le diserteranno
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    Messaggio Da BenoixRoberti Sab Nov 23, 2013 2:38 pm

    Sì il modello francese, come più volte detto, dovrebbe essere il nostro obiettivo.
    Il problema, anche qua come nel resto del lavoro, è il cosiddetto cuneo fiscale. Un netto come quello francese sarebbe proibitivo per i team. Il problema è che la federazione ha invece preferito la via della dilettantizzazione. E' una scelta che è stata presa con leggerezza e che porterà a conseguenze enormemente negative per il ciclismo italiano.

    Questa è la tabella retributiva francese:
    La truffa sportiva delle Continental Federciclismo Salari10

    Questo è invece il regolamento di affiliazione dei team, che non viene gestito dalla FFC (federazione francese), ma da una vera ed attiva Lega Ciclismo Prof. Per l'Italia è fantascienza.
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    Messaggio Da meazza Sab Nov 23, 2013 5:30 pm

    20000 euro netti , credevo qualcosa meno
    Pero' mi sembra uno stipendio equo (anche perche' è compresa la 13 e il tfr)
    Un pro ha una carriera molto corta (vero ci son quelli che arrivano a 40 anni ma tanti smettono dopo 2 anni)

    Non sarebbe proibitivo
    perche' con Budget di 1 ml di euro fai una squadra Professionista
    se la vuoi fare con 300mila euro..
    Non la facevi nemmeno vent'anni fa
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    Messaggio Da Fizz Terabike Sab Nov 23, 2013 8:33 pm

    meazza ha scritto:20000 euro netti , credevo qualcosa meno
    Pero' mi sembra uno stipendio equo (anche perche' è compresa la 13 e il tfr)
    Non vorrei contraddirvi ma sono brut/an lordi annui.
    Certo sono garantiti e anche indicizzati annualmente.
    Netti penso che siano circa 13 o 14000 euro.
    fortunati loro
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    Messaggio Da BenoixRoberti Mar Nov 26, 2013 6:25 pm

    Fizz non mi sono dimenticato del discorso sulla truffa sportiva, su cui ci si arriverà.
    Sallustrami la tua metà. Hai ragione sul netto, ma oggi ho letto questo bellissimo pezzo pubblicato su Ciclismoweb di Andrea Fin, che è a dir poco allarmante; sarebbe pure comico, se non fosse pure triste realtà. Questo è l'annuncio sintetizzato da cui parte tutto il pezzo:

    *******
    AAA Cercasi: corridori ciclisti per nuova squadra professionistica E' in via di allestimento un nuovo team professionistico di matrice italiana, che nel 2014 prenderà parte al calendario nazionale ed internazionale e che si propone di divenire il nuovo punto di riferimento del ciclismo italiano. Composto da uno staff altamente qualificato, dispone di mezzi di ultima generazione, si cercano atleti per la stagione 2014.  

    Requisiti: i candidati devono fornire le garanzie di avere la disponibilità di pagarsi il costo della bicicletta, e di coprire autonomamente tutte le spese di preparazione e trasferte, oltre che il proprio stipendio in linea con i minimi richiesti dalla UCI.

    Contratto di un anno, possibilità di inserire sulla maglia, in zona da definire, uno spazio pubblicitario di 5 X 10 cm dedicato al proprio sponsor.

    Numero posti disponibili: 16.
    Importo minimo richiesto: 30.000 euro.  
    Mezzi: le biciclette in carbonio saranno fornite esclusivamente dal team e reperite tra i materiali low-cost presenti sui nuovi mercati asiatici.  

    Ammiraglie: due Fiat Marea, anno di immatricolazione 1999.  Furgone: Fiat Ducato.  

    Sede e base operativa del team: Moldavia


    *********

    http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=6226:aaa-cercasi-corridori-per-nuova-squadra&catid=43&Itemid=110

    Leggendo cose simili c'è da chiedersi che dignità abbia ancora questo sport.

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    Messaggio Da BenoixRoberti Mar Nov 26, 2013 6:59 pm

    Tornando a cose e squadre più serie sono andato ad approfondire la questione degli stipendi dei corridori continental, che qua in Italia verranno pagati nel limite del rimborso spese non soggetto ad obbligo di dichiarazione, ovvero 7500 euro annui.
    L'Uci stabilisce l'obbligo del contratto per corridori, tecnici ed addetti, il cui ammontare totale di squadra serve anche a definire l'importo delle garanzie da versare all'Uci, che è definito come il maggiore tra i due seguenti valori:
    - 20.000 €uro
    - 15% della somma totale dei contratti

    Possiamo mettere la mano sul fuoco che i team italiani verseranno 20.000 euro.
    Il regolamento Uci, riportato di seguito, rimanda alla federazioni nazionali di stabilire le remunerazioni minime, anche sulla scorta delle legislazioni nazionali vigenti.
    Una norma comunque dice che il contratto non può prevedere una remunerazione inferiore al minimum wage (ovvero il reddito minimo garantito di quel Paese).
    In Italia il minimum wage non c'è e quindi è tutto 0.
    Per capire l'assurdità delle scelte italiane, evitando la nobile Francia, possiamo analizzare la situazione di un Paese simile al nostro: la Spagna. Ecco i requisiti richiesti in Spagna (sono il lingua originale e ben comprensibili):

    Condiciones para 2014:

    Número máximo de equipos continentales
    - Un máximo de cinco, revisable por la Comisión Técnica del Consejo de Ciclismo Profesional.

    Corredores con contrato laboral
    - Estructuras con un mínimo de 8 corredores y máximo 16  con licencia Elite Open.
    - 70% corredores menores de 25 años a 31 de diciembre de 2014 (de los cuales mínimo 2 sub23).
    - Máximo: 2 extracomunitarios en la estructura.

    Responsable financiero
    - Distinto a la estructura de un equipo Equipo UCI Pro Tour y/o Equipo Continental Profesional


    Estructura salarial de corredores profesionales
    - Nacidos a partir del 1 de enero de 1990: 10.000 euros brutos.
    - Nacidos antes del 1/01/1990: 13.000 euros brutos.
    - Corredores que hayan tenido licencia profesional: 20.000 euros brutos.


    Personal auxiliar y director
    - Mínimo: 1 Director Deportivo con Título de nivel III y un auxiliar debe poseer el Título de nivel III.
    - Mínimo: 3 auxiliares.
    - Todos con contrato laboral. Obligatorio licencia federativa.

    Personal Médico
    - Mínimo: 1 médico.
    - Obligatorio licencia federativa. Relación contraactual médico-equipo obligatoria.

    Seguimiento Médico
    - Se deberá cumplir con los requisitos que establece la Ley contra el dopaje y su desarrollo  reglamentario.

    Contrato
    - Anuales

    Registro
    - Denominación del equipo.
    - Dirección (teléfono, fax).
    - Nombre y dirección del representante del equipo y del director deportivo.

    Obligaciones financieras
    - 1.585 euros tasa federativa + 1.250 euros contra lucha contra el dopaje. Total 2.835 euros.
    - 4.500 euros (2.250 euros Tasa UCI + 2.250 euros contra lucha contra el dopaje).

    Avales
    - Garantía del 25% del salario bruto de la toda la estructura profesional previa presentación de los contratos laborales.
    - Caución Solidaria en todos los contratos laborales de parte del patrocinador principal.

    Seguros
    - Alta en la Seguridad Social de corredores profesionales y personal auxiliar.
    - Alta en los seguros deportivos y de responsabilidad civil.

    Requisitos legales
    - Presupuesto anual garantizado con contratos de sponsor o subvenciones.
    - La RFEC nombrará una empresa auditora, encargada de velar por el cumplimiento de esta normativa. Para formalizar la inscripción, cada equipo continental deberá aportar, antes del 15 de noviembre, el informe de esta empresa que garantice que el equipo cumple con todos los requisitos. Esta misma empresa auditora realizará un control antes del inicio de la temporada para acreditar que se han cumplido todos los requisitos. Los equipos deberán realizar el pago de los salarios mediante transferencias bancarias, cuyos originales podrán ser requeridos por la Comisión Técnica en cualquier momento de la temporada.

    Indemnización participación
    - La contraprestación económica queda fijada en 50 euros por corredor inscrito más 5 acompañantes por día o, en su defecto, el coste del alojamiento y la manutención durante la prueba.

    Condiciones partipación
    - Clases HC, 2.1 y 1.1; los mínimos de cada prueba en concreto serán revisables por cada organizador, sobre el número comunicado en la Asamblea General de la AEOC para la elaboración del calendario. Queda prohibida la participación de equipos continentales extranjeros en las carreras del calendario continental europeo UCI (clases HC y 1) en tanto no participen, en las carreras afectadas, todos los equipos profesionales y continentales españoles. La prioridad de participación será, por este orden, primero equipos profesionales y después equipos continentales.

    Infraestructura de equipo
    - Mínimo: una autocaravana.
    - Mínimo: tres vehículos turismos.
    - Mínimo: un furgón.
    - Material deportivo (bicicletas) y vestimenta.

    Incumplimientos
    - Los incumplimientos de esta normativa, así como de cualquier decisión adoptada por la Comisión Técnica, serán sancionados con una multa de 4.000 euros al equipo y 4.000 euros al organizador. Estas sanciones se aplicarán a la lucha contra el dopaje.

    *********

    Regolamento Continental Uci 2014:
    http://archive.ciclopassione.com/pdf/Uci-Continental-Teams-2014-Registration.pdf
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    Messaggio Da BenoixRoberti Mar Nov 26, 2013 7:15 pm

    E' evidente come anche la Spagna abbia fatto una scelta di dignità normando i requisiti contrattuali minimi. La scelta italiana, invece, metterà i nostri atleti alla mercè, come detto sopra, dei peggiori speculatori, che trarranno profitto dal sogno di tanti ragazzi che desiderano cimentarsi con i professionisti.
    In sostanza, con queste regole italiane, si arriverà ad un dilettantismo pagato, come evidenziato incredibilmente dalla sopra riportata deriva moldava.
    Alla Federciclismo interessava raccogliere, costi quel che costi, un certo numero di corridori per garantire un lotto di partenti decente (solo come numero) per il fatiscente calendario italiano. La scelta della deregulation è una scelta folle che danneggerà gli organizzatori (che spenderanno come prima), lo spettacolo sportivo, la categoria under 23 dilettanti (che diventerà una serie B della B con gare di campanile monotone) ed il ciclismo italiano in generale.

    L'Italia doveva prendere come modelli la Francia e la Spagna o la Moldavia?
    La Federciclismo ha scelto la Moldavia, paese col quale dovremo competere forse nei prossimi anni per civiltà sportiva e sociale.
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    Messaggio Da BenoixRoberti Ven Dic 06, 2013 9:42 am

    Ottimo servizio di Ciclismoweb sullo sfruttamento nel ciclismo, un viaggio disincantato in quello che è il ciclismo e che soprattutto rischia di diventare. Assolutamente da leggere.
    http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=6280:esclusivo-si-io-pago-per-correre&catid=43&Itemid=110
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    Messaggio Da BenoixRoberti Mar Dic 24, 2013 11:40 am

    Ho detto di Ciclismoweb che ha scritto ottimi articoli sui non sensi del regolamento Continental e sulla realtà nuda e cruda.
    Di converso ho letto una intervista al capo del Settore Tecnico Nazionale, che definire "sdraiata" è dir poco.
    Non bastava un capo della Corte Federale che dicesse che la Federazione ha fatto "una legge" per le continental (nell'era di Re Giorgio Napolitano ognuno si fa le sue leggi ormai, non solo la cara vecchia mafia), ci voleva la punta di diamante.
    Dal mitico organo di informazione ufficiale della presunta "opposizione" a Di Rocco è uscito un articolo assurdo, che temo sia unicamente ispirato dalla contrapposizione.
    La firma è di colui che ha l'irruente pacatezza del sindaco Emiliano (quella però è positiva), la profondità di pensiero di Leone Di Lernia e la modestia di Vittorio Sgarbi. Una vera cima (di rapa) e una lingua ispida.
    Cosa non si fa per avere un posto in ammiraglia o per ricevere credito da burberi direttori sportivi veneti?!
    Alcuni sembrano proprio essere usciti da scuole di formazione per "cazzari".

    Alla faccia di fulminate pasionarie di sto cazzo (magari!) e fulgidi esempi rivoluzionari, siamo pur sempre il paese di Trilussa, che davanti ad un piatto di pastasciutta (sarebbe meglio dire lenticchie) ci si siede e si pappa in silenzio.

    Da coloro che, a parole, difendono i diritti della categoria più debole e più importante del ciclismo (i corridori) è giunto l'avallo ufficiale ed "autorevole" della cima di rapa.
    Adesso la legge delle Continental è IGP, DOP, DOCG.
    Lo garantisce il politburo di Lecce. Laughing

    Il sindacato rivoluzionario si "vendola" per trenta denari al lupo d'Abruzzo. Razz
    Per me, in fondo, non è una novità, un po' come l'antimafia di Violante e Napolitano.

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