Elezioni Uci - venerdì 27 settembre è il D-Day

Ci siamo, domani venerdì' 27 sapremo se il ciclismo è uno sport destinato alla morte per vittoria della corruzione, o se l'anima sportiva, appassionata, che ancora esiste e si è rafforzata negli ultimi tempi, riuscirà a spuntarla.
Oggi Sir Bradley Wiggins (va detto che lui è di parte) ha affermato che la partita secondo lui è chiusa e che Mr. Cookson sarà il nuovo presidente (non più il capo) del ciclismo mondiale.
Sarebbe una notizia bellissima. Ormai tutto il ciclismo europeo si è pronunciato per Mr. Cookson, fatta eccezione per il presidente italiano. E domandiamoci il perché.
Questa volta il baffo non potrà giocare di sponda e su due piatti come abituato a fare in Italia. Il suo destino è irrimediabilmente legato a quello di Patrick McQuaid da Dublino, con cui si dice avrebbe in comune il business dei mondiali, ipotesi avallata anche dalle sue sorprendenti uscite recenti in cui parlava di uno scambio fra lui e McQuaid (il mondiale in Toscana in cambio dell'appoggio e della non candidatura di Di Rocco).
A questo punto ci siamo. E' di oggi un dossier (un po' leggerino) del presidente della federazione di Santa Lucia (ma chi sono questi?) contro Cookson. In realtà sembra il classico disperato tentativo di trovare un qualcosa per equiparare le pesanti e documentate accuse che riguardano invece McQuaid. Peraltro il dossier di 7 pagine (accusa di tattica elettorale sovversiva ! :-)) contiene frasi che riguardano solamente un presunto supporter belga di Cookson. Roba da far ridere i polli.

Nelle prossime ore cercherò di tenere attivo questo 3d aggiornando con le notizie (e magari foto e registrazioni) da quel di Montecatini, dove le trattative avvengono febbrili nell'ombra. Nel contempo le schermaglie sono già oggi iniziate con il blocco da parte di Cookson di due scrutatori "indipendenti" (?), ovvero due avvocati di McQuaid: Mr. Verbiest (uomo di Verbruggen) e Dominique Raymond (Manager Uci per i rapporti con le federazioni, uomo di McQuaid).
L'allontanamento dei due soggettoni ci ha risparmiato dubbi su eventuali ...
http://www.velonation.com/News/ID/15532/Brian-Cookson-blocks-Pat-McQuaid-allies-from-taking-part-in-UCI-presidential-count.aspx?utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+velonation_pro_cycling+%28Cycling+News+%26+Race+Results+%7C+VeloNation.com%29

Nel contempo oggi McQuaid, anzi la CAFD (ma anche no ) ha nominato il nuovo "indipendentissimo" Consiglio di Amministrazione della Fondazione Antidoping dell'Uci.
A presiederla il sudafricano George Ruijsch van Dugteren, uomo indipendentissimo.
Basterà guardare in rete per vedere che costui è legato a triplo filo con nonno Hein.
Che dire? Operazione da fine regime.
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=OTY1Mw&MenuId=MTUyMTQ

Oggi nominati, domani vanno a casa.

Il congresso Uci ha approvato le proposte di modifica inoltre dal Consiglio del Ciclismo Professionistico.
Le proposte sono sintetizzate in questo pezzo di Tuttobiciweb:
http://www.tuttobiciweb.it/?page=news&cod=62292

Le voci di questa sera parlano di una più che concreta possibilità che alla elezione di domani si presenti un solo candidato.
Infatti l'ammissione di McQuaid è subordinata alla approvazione degli emendamenti proposti da alcune federazioni amiche di McQuaid.
Se l'Europa dovesse votare tutta come sancito durante il pronunciamento dell'Uec, McQuaid sarebbe destinato ad accompagnare i nipotini al parco.
Con i voti di Europa, Nord America, Oceania e parte dell'Africa Cookson avrebbe solo bisogno dell'investitura da parte dei delegati e si chiuderebbe il periodo più buio (e più disgraziato) della storia del ciclismo e della più corrotta dirigenza che questo sport abbia mai avuto. Gli emendamenti saranno votati in modo palese, mentre per il presidente i delegati si esprimeranno con voto segreto.
Il presidente della Fci ha fatto capire questa sera che l'Italia voterà per McQuaid, come ormai tutti avevano capito.
Nel contempo ha affermato di essere anche in ottimi rapporti con Mr. Cookson.
A Tomasi di Lampedusa ed al Gattopardo Renato di Rocco gli fa un baffo.

a che ora é previsto il voto sugli emendamenti?

La votazione è già in corso. Ma in questo momento il congresso è in preda alla confusione ed alle contestazioni. McQuaid appare molto sicuro e sembra che nella notte sia successo qualcosa.
Il nocciolo della questione si gioca sulla retroattività degli emendamenti, che per alcuni è giuridicamente impossibile.
Solo quella infatti potrebbe tenere in piedi la candidatura McQuaid.
Una cosa è certa, Di Rocco ha lavorato incessantemente coi suoi metodi questa notte. Nel ciclismo il nostro baffo è una disgrazia, ma nella politica è un vero campione.

Ieri nella lunghissima conferenza stampa è stato tutto il tempo a messaggiare come testimoniato da CyclingPro che oggi ha pubblicato un post da urlo, che fa incazzare i santi per quanto descritto:
http://blog.cyclingpro.it/2013/09/27/albergo-degli-azzurri-o-porto-di-mare/

Il voto è in corso e regna sovrana la confusione.
McQuaid appare sicuro e baldanzoso.
Il fatto che la Finlandia richieda il rinvio del voto appare preoccupante.
Di Rocco ha fatto il suo lavoro ieri.

COOKSON PRESIDENTE !!!!!!!!

E' FINITAAAAAAAAAAAAAAA! MAFIA A CASA!
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

aspettiamo un attimo a stappare...

Pat McQuaid dice ora che la sua candidatura è valida perché per il diritto svizzero era valida nel momento in cui fu presentata e che l'appoggio delle federazioni fu tolto dopo. Paradossale, una farsa!
E' però evidente che Cookson ha ormai vinto e che il Tas accoglierebbe senza problemi un eventuale ricorso.
Resta il fatto che la corruzione regna sovrana nel ciclismo. Ieri erano 26 i delegati ufficiosamente votanti per Cookson. Oggi sono scesi a 21.
Cosa avrà fatto cambiar loro idea?
L'Italia ha sicuramente votato per McQuaid. Non c'è che dire.
Adesso si va al voto segreto per accontentare il bimbo che ha capito di aver perso il giocattolo, ma che è disposto a scappare con lo stesso ed a fare i capricci. Una scena pietosa. L'italianità, il peggio dell'italianità ha contagiato il congresso Uci. McQuaid potrebbe avere un futuro nella politica italiana.
Uomo disgustoso!

Sono ora in corso gli speech dei due candidati (10 min a testa).

Paraddossale, oltre la farsa.
Interviene un esperto di diritto sportivo svizzero per spiegare la validità della candidatura di McQuaid al momento del suo inoltro all'Uci.
L'applausometro della sala dice McQuaid. E non c'erano dubbi dopo il machiavellico 21-21, il miglior risultato per i corrotti.

ora brindiamo, cazzo!
questo kebab fiorentino è un pasto dolca dopo anni di bocconi amari.
a mai piú, pat

come dire... altro che TAS...
24 sul campo

Un congresso con tanti pagliacci ha alla fine fatto la scelta unica possibile per dare un futuro al ciclismo. Che sollievo, dopo anni di battaglie!
Il ciclismo ora ha un futuro. La speranza si è riaccesa con tanto tanto entusiasmo.

Ma il nuovo presidente U.C.I. potrebbe fare una bella cosa subito e chiedere le dimissioni del c.t. e presidente italiano?

Impossibile, caro Lemond.
Poco fa il principale sponsor di Cookson, Igor Makarov, ha ringraziato pubblicamente Renato Di Rocco. E l'elezione di Di Rocco con ben 33 voti è la dimostrazione che il baffo ha fatto ancora una volta il suo gioco.
Ma agli inglesi questi giochetti non piacciono più di tanto. Cookson deve fare riforme profonde, ma il nuovo board non è proprio una forza di rinnovamento.
Staremo a vedere.
Oggi più di così non si poteva fare. Per i miracoli bisogna attrezzarsi.

Ps. Gira voce che Di Rocco potrebbe andare al Cio al posto di Verbruggen, dove questi dirige la commissione antidoping.

cauz. ha scritto:ora brindiamo, cazzo!
questo kebab fiorentino è un pasto dolca dopo anni di bocconi amari.
a mai piú, pat

Qualcuno fa notare che il nuovo board non è proprio il massimo del rinnovamento, con i due trasformisti (il turco e l'italiano) che hanno preso un mare di voti.
Le rivoluzioni lasciamole ad altri, oggi più di così non si poteva fare. Ora starà a Cookson portare avanti una politica di trasparenza per guadagnarsi la fiducia delle nazioni migliori e riformare questo conciatissimo sport.
Un passo per volta. Dopo anni di nulla e disastri, l'importante è ora ripartire.

BRINDIAMO SI'!!!  

Video interessantissimo dell'epilogo tragicomico dell'era McQuaid.
Fate attenzione alle ultime immagini, in cui si vede Di Rocco fraternizzare con la delusione di McQuaid.
Pochi minuti prima il baffo era appena salito sul carro del vincitore, tanto da ottenere poi 37 voti sui 42 totali dei delegati.
Per fortuna McQuaid non era Gesù, ma l'altro ...