Contrariamente a quanto si possa pensare, ritengo Sagan dopo la prova odierna ancor più favorito per il mondiale. Non ha avuto alcun problema su di un tracciato complessivamente (media del pollo) più duro del tracciato di Firenze, seppur sensibilmente più breve e con le salite distribuite ovviamente in modo omogeneo lungo i 200 e rotti chilometri. Lo scatto imperioso di Peterone è lì a dirci che con quelle forze può divorarsi il Fiesole e che nessuno lo può staccare fra Via Salviati e Via Trento. Solo una tattica di squadra può logorare lo slovacco, sempre che non riesca a trovare alleati scontati o "fortuiti" nel corso della gara.
Gesink è stato assolutamente eccezionale (anche nel senso di eccezione). E' un corridore che non mi piace perché è sempre stato insipido, ma oggi è stato pepato. Ha fatto uno splendido numero ed ha creduto in sé stesso e nelle sue possibilità fregandosene letteralmente di chi gli stava sulla ruota. Ha corso la più bella gara della sua vita su un tracciato che gli si addice parecchio. Lui e Terpstra sono una coppia temibile per Firenze. La squadra olandese, di cui poco si è parlato, è davvero molto forte e variegata nelle sue possibilità di successo. Terpstra è un osso duro, uno da placcare a uomo, e su di lui vi dovrà essere un nostro uomo, perché il tulipano a Firenze ci proverà ed il tracciato negli ultimi 160 km è un prodotto sartoriale per lui, che ricordiamo dominatore al durissimo campionato olandese di Kerkrade nel 2012, una delle gare più belle dello scorso anno. La sua grinta nel finale è stata contagiosa. Lui, a differenza di Gesink, mi piace sempre.
Chris Vroooom - ci ha offerto una scenetta tra il comico e l'imbarazzante. Mette alla frusta la squadra per agguantare il baldo Terpstra. Ma il lavoro della squadra sembra il preludio per un attacco del naif anglo-africano. Eccoci siamo alla Cote de la Montagne (grandeur quebecchese
), si accende la lavatrice e via! zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz ...
lo affianca Peterone, sguardo impercettibile, ed ecco che accende il turbo che lascia lì la lavatrice, che va subito in centrifuga e successivo risciacquo.
Boh, per mia sfortuna ho visto sin da piccolo altri vincitori di Tour. Erano un'altra cosa. Erano corridori tangibili, forti sempre e con grande personalità e senso delle proprie potenzialità da gennaio a settembre.
Non è stato bello vedere il vincitore del Tour così ridicolizzato ed annichilito, non solo da Sagan.
Ho più probabilità io di copularmi la Rodriguez (Belen, non la moglie di Purito), che Froome di andare sul podio al mondiale
Ma lui fa bene comunque a crederci.
Italiani:
Trentin! Bello davvero, un leone del Venediglaanderen.
Oss, gran lavoro per il suo "capitano", l'uomo a cui manca sempre (ma sempre!) un qualcosa per vincere, lui è Van Aver, ma non "aver" mai abbastanza per arrivare.
E' stata una bella gara su un bel tracciato, ma faccio fatica a chiamarla classica. Il solo circuito funziona perché tutti ci sforziamo a guardarle (tutte e due) per leggere il mondiale alle porte, sennò le vivremmo come prove qualsiasi. Non sarà così fino a che resteranno a ridosso del mondiale ma, in ogni caso, della prova odierna non si può non apprezzare l'alto contenuto tecnico degli ultimi 4 chilometri. Ai fini di Firenze ritengo però più indicativa la prova di Montreal (per il suo tracciato), sebbene corsa all'inverso del percorso vinto e stravinto nel 1974 dal Cannibale.
Ps. Pozzato, rinviato a Montreal.