Da Lemond Dom Mar 16, 2014 8:45 am
Il caso ItaliaAhi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello! Come si può spiegare il fatto che l'italiano non si sente tale?
Forse perché l'Italia è tale solo da 150 anni, mentre nei secoli precedenti era divisa e governata dagli stranieri, per cui lo Stato era identificato con loro e magari il suddito nutriva, per il potere, sentimenti ostili. La cultura dello "Stato nemico" ha sviluppato in tutti i suoi aspetti, anche i più degenerati, quel tratto esasperato di individualismo, per cui ciascuno si fa "gli affari suoi", nel più completo disimpegno dell'interesse generale. L'Italia, per di più, ahinoi, è un paese cattolico che, come vuole l'immagine di Agostino d'Ippona, pretende la subordinazione della "città terrena" alla "città celeste. Questa gerarchia si fonda sulla destinazione dell'individuo -> ultraterrena. All'uomo va il compito di conseguire la propria salvezza, e lo Stato deve solo ridurre gli ostacoli che si frappongono in questo percorso. Nel pensiero cristiano morale e politica divaricano e infatti Rousseau scrive: "Il cristiano è "a priori" un cattivo cittadino, perché costui guarda solo al suo interesse particolare -> il paradiso."
Infine c'è da dire che, cristianesimo o no, l'etica a cui le nostre coscienze sono sensibili, è molto arretrata. Ad es. certi furti complicati, i più dannosi per la società, che riguardano l'alta finanza, non sono stati introiettati dalla coscienza collettiva nel nostro paese. L'intreccio di tutto ciò ha come conseguenza il livello di bassa moralità civile della politica italiana e che porta/ha portato al comando gente come Berluska, Bossi, Di Pietro, grillo i nuovi D.C. etc.