Giro dell'Emilia 2014 (11 ottobre 2014)

Lo stemperamento di interesse di fine stagione (noia da Beijing ) e un po' di casino lavorativo (nel 2015 divento svizzero ) mi han portato a prendere in minore considerazione le ultime gare, fra le quali il glorioso e bellissimo Giro dell'Emilia.

C'è solo da dire una cosa: E' UN GRANDE!
Al diavolo la sua storia "rovinata", ma l'atleta non si discute.

Sono stato al telefono con un testimone diretto della situazione incredibile che si è creata a Bologna.

Durante il foglio firma arriva al palco il baffo della Federciclismo accompagnato da "sua maestà", anzi mastodontità , la segretaria generale della Fci.
Il fato vuole che in quel momento sul palco ci fosse Davide Rebellin. Il baffo a quel punto mette in atto un diversivo e si rivolge verso un addetto farfugliando qualche parola: "Scusi diceva?" come scusa per scendere dal palco ed evitare l'imbarazzante incrocio (per Rebellin! ).

Dopo il traguardo il baffo è stato dato per disperso, sebbene gli organizzatori lo attendano per la premiazione

Non la vedo come una gran giornata per il ciclismo italiano (e in piu' la non diretta!!)
Sul podio due corridori over 36 con vari problemi alle spalle che battono dei ventenni
Avran fatto uno sgarbo a Di Rocco ma il ciclismo oggi ha perso

come aveva perso con la vittoria alla Vuelta di Horner

Un 43enne che vince l'Emilia..

meazza ha scritto:Non la vedo come una gran giornata per il ciclismo italiano (e in piu' la non diretta!!)
Sul podio due corridori over 36 con vari problemi alle spalle che battono dei ventenni
...
Un 43enne che vince l'Emilia..

Non mi piace il declassamento ideologico dei vecchi. Un grande atleta è un grande atleta, nonostante gli errori.

Eppoi Meazza carissimo, come la mettiamo con la francese Edwige (magari fosse stata la Fenech) al secolo (quasi mezzo) Pitel, seconda fra le donne, con la quale io andavo assieme all'asilo?

Lo sport è così. In nazionale richiamano Pirlo, nel tennis Federer e Nadal sono eterni, la Pellegrini pensa a Rio e Tokio 2020 e parlando di Fede, ricordo che disse: "Silvio invece scopava, scopava, scopava". Silvio classe 34 atleta del pennello. Elisir di lunga vita

Scherzi a parte, Davide Rebellin avrà anche sbagliato come alcuni furbi che anche lui ha aiutato in carriera, che invece se la sono cavata, anche grazie alle coperture nazionali. Lui subisce ogni ostracismo, ai furbi invece si affidano ...
Dicevi di Di Rocco? Meglio che non dico altro perché la storia delle Olimpiadi di Pechino è ancora da completare.
E non è detto che non se ne torni a parlare. Davide fu allora la mela marcia, come poi Schwazer per Londra.
Si parla sempre molto (forse troppo) del doping chimico e troppo poco di quello politico, più letale per lo sport.

Rebellin che a 43 anni ha vinto il Giro dell'Emilia mi ha fatto grande piacere. Era concentrato prima e felice dopo. Grande professionalità. Un talento....




Un collega che a 33 anni, getta la......spugna (?), onora la partenza e poi mi chiedo.....che fine ha fatto? Da parte mia tanta delusione. Almeno farsi vedere una volta sul San Luca era chiedere troppo?

Credo che Meazza si riferisse solo alla data di nascita, così come al Tour era per i francesi che sono arrivati dietro Peraud (s.s.s.c.), mentre io, al contrario, faccio sempre il tifo per i più vecchi.
In questo Giro dell'Emilia a me ha dato noia in particolare la *non diretta*, perché sul palinsesto Raisport2 c'era scritto ore 21 Emilia uomini e io ho registrato a quell'ora, mentre poi mi è toccato vedere la vittoria della Ratto e addirittura il terzo posto della Bronzini (questo mi aiuta a capire che non è il Bussolotto in gonnella, meno male), ma non la vittoria del Grande Rebellin.