Giro d'Italia 2014 - 18a tappa - Belluno-Rifugio Panarotta (Valsugana) - 171,0 km (29 maggio 2014)

Comunque, nel gruppo stanno andando fortissimo. Mamma mia che passo !

Quintana sta "sfruttando" il Rolando Furioso per far fuori gli altri.
Se volete andate a prenderlo.
Poi, se gli girerà, li mollerà lì.

Sto guardando la tappa e compilando UNICO, per farmelo digerire meglio,   gr gr gr.

la chanson de rolland vale il prezzo del biglietto di qualsiasi tappa a questo giro. un gigante.
e non importa che l'abbiano ripreso, tanto lo riprendono sempre. ma un altro passo in avanti -e sul podio- è fatto.

Aru è davvero forte. Se saprà osare potrebbe anche ambire al secondo posto.
Ma non può aspettare l'ultimo chilometro dello Zoncolan.
Tra Grappa e Zoncolan dovremmo vedere grande, grande pubblico.

Tappa dei ricordi. Basso, Pellizotti e la resistenza eroica di Evans.

BenoixRoberti ha scritto:Aru è davvero forte. Se saprà osare potrebbe anche ambire al secondo posto.
Ma non può aspettare l'ultimo chilometro dello Zoncolan.
Tra Grappa e Zoncolan dovremmo vedere grande, grande pubblico.

sarà, ma oggi secondo me ha perso un'occasione.
c'è il rischio che si stia trasformando pure lui in uno scattista da -3km...
la tappa odierna poteva esser adatta per attaccare un po' i rivali per il podio, mentre ora c'è una crono da affrontare.

cauz. ha scritto:

BenoixRoberti ha scritto:Aru è davvero forte. Se saprà osare potrebbe anche ambire al secondo posto.
Ma non può aspettare l'ultimo chilometro dello Zoncolan.
Tra Grappa e Zoncolan dovremmo vedere grande, grande pubblico.

sarà, ma oggi secondo me ha perso un'occasione.
c'è il rischio che si stia trasformando pure lui in uno scattista da -3km...
la tappa odierna poteva esser adatta per attaccare un po' i rivali per il podio, mentre ora c'è una crono da affrontare.

In effetti oggi era la terza volta che staccava i suoi avversari diretti.
Non ho elementi per dire che hai torto.  

cauz. ha scritto:
sarà, ma oggi secondo me ha perso un'occasione.
c'è il rischio che si stia trasformando pure lui in uno scattista da -3km...
la tappa odierna poteva esser adatta per attaccare un po' i rivali per il podio, mentre ora c'è una crono da affrontare.

Sinceramente sono curioso di vederlo domani, però devo ancora imparare a decifrarlo: a volte mi pare in difficoltà o sull'orlo della crisi (la sensazione di inquietudine era quella che provavo guardando i primi Tour di Basso o quasi tutte le corse cui partecipa Nibali tolto il Giro 2013), però poi risulta con continuità il migliore al traguardo o quasi.

Peccato per Evans, posso dire che lo temevo dalla cronometro in avanti; il suo l'ha fatto, mi piacerebbe vederlo alla conquista di una tappa, magari se domani passeggiasse, ma so che è praticamente impossibile.
Invece bravissimo ancora Rolland, che in passato di attacchi ne faceva ma che non ricordo spregiudicato fino a questo punto...è un Rolland con un pizzico di Voeckler

Intanto Quintana dice che si aspettavano una salita più dura oggi e che non hanno speso energie utili per la cronoscalata del Grappa.   

Mi piace un sacco anche questo P. Rolland

Qualche notizia di straforo sulla squadra che farà  Alonso, ce ne sono?

vallelvo ha scritto:Qualche notizia di straforo sulla squadra che farà  Alonso, ce ne sono?

Sicuramente Alonso era al Giro per qualche incontro, ma non so se è qua per incontrare corridori o piuttosto ... team manager.
A mio avviso per quanto riguarda l'allestimento del nuovo team sono ancora in altomare. E questo potrebbe anche non essere un problema, perché potrebbe darsi che non debbano allestire alcunché di ... nuovo.

Su domani mi fido delle sagge parole di Cassani.
"Il giovane Quintana, fin qui magistralmente guidato dal saggio Unzue, dovrebbe far polpette di tutti quanti": questo, in soldoni, il pensiero del nostro grande CT.

Ma alla fine penso sia inevitabile: una cronoscalata a questo punto confermerà e consoliderà i valori fin qui emersi (per questo anche la toglierei, in quanto ridondante) e, come l'anno scorso per Vincenzo, sarà l'apoteosi della maglia rosa. Anzi, ancora di più, viste le maggiori fatiche accumulate e vista la lunghezza superiore della prova.

Ecco, diciamo che sarebbe servita qualora avessero pensato bene di dar retta ai piagnistei di Lefevere  

cauz. ha scritto:

BenoixRoberti ha scritto:Aru è davvero forte. Se saprà osare potrebbe anche ambire al secondo posto.
Ma non può aspettare l'ultimo chilometro dello Zoncolan.
Tra Grappa e Zoncolan dovremmo vedere grande, grande pubblico.

sarà, ma oggi secondo me ha perso un'occasione.
c'è il rischio che si stia trasformando pure lui in uno scattista da -3km...
la tappa odierna poteva esser adatta per attaccare un po' i rivali per il podio, mentre ora c'è una crono da affrontare.

Da dilettante correva in modo completamente differente..
Anche oggi fino ai 1200 metri è sempre stato a ruota
Rolland invece ci ha provato più volte..
alla fine chi ha guadagnato?
aru..
preferivo l aru versione under che non aveva paura e rischiava

Secondo me bisogna considerare che Aru è al suo secondo Giro d'Italia e probabilmente neanche lui conosce bene i suoi limiti di tenuta, sia sulle singole salite che sulle tre settimane. A me sembra che stia correndo in modo intelligente, si gestisce bene, e finora su tutte le salite il copione è stato lo stesso: posizione defilata, apparente difficoltà sui primi scatti degli avversari e alla fine è sempre là, a sparare le sue cartucce nel finale. La mia impressione è che un Aru più consapevole dei propri limiti e soprattutto dei propri mezzi negli anni a venire diventerà meno sparagnino del corridore che è attualmente

Ma secondo me è l esatto contrario..
proprio perché non conosci i propri limiti bisogna provare
se non prova un 90 chi deve scattare?
Pero magari il ciclismo moderno cambia tutto.. e son i 40enni che devon rischiare 

Non è facile farlo con il diesse in cuffia. A quarant'anni puoi invece anche permetterti di mandare al diavolo il capo, oppure il capo ha qualche remora a dirti cosa devi fare.

L'invecchiamento dei vincitori nel ciclismo credo dipenda anche da questo.

Per carità ognuno ha le sue opinioni, ma se giunti a questo punto Aru ha la possibilità di giocarsi il podio è anche per il suo modo di affrontare questo Giro che io reputo intelligente. Se in futuro vorrà puntare a qualche bersaglio più grosso dovrà per forza cambiare qualcosa nel suo modo di correre, per fare questo bisogna avere anche piena consapevolezza dei propri mezzi, che per me si acquisisce più stando in tutte le tappe (o quasi) coi più forti mostrando di avere ancora da spendere nei finali piuttosto che facendo attacchi a lunga gittata (magari spettacolari, eh, se ci si esalta anche per quelli di Rolland...) e poi beccare i minuti. Opinione personale: gli anni prossimi Aru sarà meno risparmiatore del corridore che è attualmente. Poi è vero che Pantani a 24 anni fece il Giro che fece, ma era Pantani, appunto

L'aspetto che rimane da apprezzare del corridore è comunque la costanza incredibile, aspetto non comune in un atleta alla prima esperienza da capitano. Sull'osare di più francamente nutrivo altre aspettative per quanto accaduto nella crono, dove secondo me nel primo tratto aveva dato l'impressione di tirare come se non ci fosse un dopo... Forse, soprattutto dopo la vittoria di tappa, è molto attaccato al piazzamento in classifica generale. Avesse al suo fianco uno Scarponi che garantisce il risultato (insieme a punti e quant'altro) correrebbe diversamente...o magari no, sto cercando appunto di decifrare il suo modo di correre

meazza ha scritto:

cauz. ha scritto:

BenoixRoberti ha scritto:Aru è davvero forte. Se saprà osare potrebbe anche ambire al secondo posto.
Ma non può aspettare l'ultimo chilometro dello Zoncolan.
Tra Grappa e Zoncolan dovremmo vedere grande, grande pubblico.

sarà, ma oggi secondo me ha perso un'occasione.
c'è il rischio che si stia trasformando pure lui in uno scattista da -3km...
la tappa odierna poteva esser adatta per attaccare un po' i rivali per il podio, mentre ora c'è una crono da affrontare.

Da dilettante correva in modo completamente differente..
Anche oggi fino ai 1200 metri è sempre stato a ruota
Rolland invece ci ha provato più volte..
alla fine chi ha guadagnato?
aru..
preferivo l aru versione under che non aveva paura e rischiava

pure io, e credo sia assolutamente ancora recuperare quel corridore, visto che stiamo parlando di un ragazzo agli esordi...
pero'...
e pero'...
proprio perchè è ai primi anni, quelli in cui ogni cazzata e' permessa, chi glielo fa fare di correre così intruppato? oggi ad es era il giorno buono per agganciarsi all'azione di rolland... chiaro che è un suo rivale diretto per il podio, ma intanto si guadagnava qualcosa su pozzovivo, keldermann, majka... e magari pure uran, che non è detto che ci sia solo il terzo gradino in palio. così facendo invece ha guadagnato 6 e dico 6 secondi sui tre rivali, e cara grazia che keldermann ha finito in apnea.
per guadagnare quei 6 secondi ha dovuto farsi due fuori-soglia di cui il secondo abbastanza prolungato. il tutto alla vigilia di una cronometro, dopo 3 settimane di gara.
nel ciclismo moderno fanno tutti la politica del bilancino degli scatti, ma poi mi sembra che la contraddicano loro stessi sulla strada andando a fondo con le energie quando non si ha pressochè nulla da raccogliere.

francamente, per il suo bene (e per il bene di rolland   ) spero che salti un po' negli ultimi due giorni. che se inizia alle prime gare da capitano a correre facendo i calcoli, sul futuro resta meno da sperare...

BenoixRoberti ha scritto:Non è facile farlo con il diesse in cuffia. A quarant'anni puoi invece anche permetterti di mandare al diavolo il capo, oppure il capo ha qualche remora a dirti cosa devi fare.

L'invecchiamento dei vincitori nel ciclismo credo dipenda anche da questo.

se sai di aver le tue carte in mano, il capo lo puoi anche mandare a cagare.
non ci sono mourinho nel ciclismo, con buona pace della signora del salotto, e in astana sanno bene che un talento come aru lo devi difendere e talvolta pure assecondare.

cauz. ha scritto:

BenoixRoberti ha scritto:Non è facile farlo con il diesse in cuffia. A quarant'anni puoi invece anche permetterti di mandare al diavolo il capo, oppure il capo ha qualche remora a dirti cosa devi fare.

L'invecchiamento dei vincitori nel ciclismo credo dipenda anche da questo.

se sai di aver le tue carte in mano, il capo lo puoi anche mandare a cagare.
non ci sono mourinho nel ciclismo, con buona pace della signora del salotto, e in astana sanno bene che un talento come aru lo devi difendere e talvolta pure assecondare.

Per mandare a cagare il capo ci vuole una grande personalità. Non so se Aru ce l'abbia.
Comunque tappa dei big squallida (come era prevedibile).
Molto più interessante la fuga.
Arredondo ha dimostrato di avere tanta benzina, andando a vincere dopo aver sprintato su ogni GPM. Io ad inizio salita avevo pronosticato Duarte...
Vi immaginate che scempio la tappa dello Stelvio corsa in questo modo, con lo scattino alla S tosta prima dell'arrivo? Per fortuna che c'è stata la neve...

Non basta la personalità per mandare il capo a  quel paese, le varianti sono tante. Lo potrà fare strada facendo, quando avrà dimostrato qualcosa in più. Aru si starà testando per capire a fondo le sue potenzialità.
Parere  di una semplice appassionata di ciclismo. 

cauz. ha scritto:la chanson de rolland vale il prezzo del biglietto di qualsiasi tappa a questo giro. un gigante.
e non importa che l'abbiano ripreso, tanto lo riprendono sempre. ma un altro passo in avanti -e sul podio- è fatto.

Mah, speriamo bene, perché io non sono troppo ottimista sul fatto che vada bene a cronometro, pur se si tratta di cronoscalata, perché nella tappa di Barolo, al primo intertempo, aveva perso 1 munuto e venti da Pozzo e un po' meno da molti altri.